Trama
Eduardo e Borja dirigono una specie di agenzia che si occupa di sbrigare le faccende poco limpide dei ricconi. Si presenta un giorno un importante politico destinato a una carriera di governo, che chiede di occuparsi del mistero del quadro di un noto pittore che ritrae sua moglie. Un caso di adulterio? I due dilettanti cominciano a battere la pista, tra salotti e club esclusivi, quando la signora viene trovata cadavere, avvelenata. Ed essi svogliatamente indagano, con aperta incompetenza, baldanzosa o timida secondo l’opposizione dei caratteri. Da un canto segue l’indagine dei due gemelli nei quartieri alti di Barcellona, ma d’altro canto racconta la vita dei due Starsky e Hutch, piccolo borghesi dell’epoca nostra, travet non poveri, non sradicati ma irresistibilmente precari, dentro fino al collo, con i loro amici e le loro famiglie, all’economia immateriale fittizia e flessibile e alla società ordinariamente destrutturata che ne deriva. Giunta alla seconda avventura dei due investigatori, l’autrice si distingue prattutto per il sarcasmo voluttuosamente contemporaneo con cui fa viaggiare i due piccolo borghesi dell’età globale dentro il mondo separato dell’aristocrazia del denaro.
Recensione a cura di Paola Sinibaldi
Eduardo e Borja, due gemelli diversi e complementari, si reinventano professionalmente in quest’epoca di crisi aprendo un’agenzia abusiva di servizi ‘professionali’, che si occupa di sbrigare pratiche e questioni poco pulite per conto di personaggi politici o facoltosi vari che non vogliono compromettere la loro immagine.
Da improvvisati azzeccagarbugli a detective improbabili e maldestri il passo è molto breve: l’omicidio della moglie di un cliente che in principio li aveva ingaggiati semplicemente per un sospetto adulterio li coinvolge inevitabilmente in un susseguirsi incessante di vicende più o meno casuali, gestite in maniera quasi involontaria dai due protagonisti. Tra l’insicurezza cronica dell’uno e l’arroganza dell’altro, Eduardo e Borja arrivano così incidentalmente alla risoluzione del primo caso di omicidio e già si vorrebbe che ci fosse un altro caso in vista per poter rimanere in compagnia dei due strampalati personaggi: bugiardi, maldestri, millantatori, anche piuttosto incapaci ma per lo più esilaranti e la precarietà che accomuna le loro esistenze (e le nostre) in questa fase storica li rende ancora più umani e più vicini a noi stessi di quanto si possa immaginare.
La scrittura di Solana è veloce, senza fronzoli.
Leggendo il romanzo si respira l’aria di Barcellona. Si passa da un quartiere all’altro della città seguendo i due detective per caso, e si scopre la geografia economica e sociale della città, dai palazzi benestanti dell’alta borghesia ai quartieri naïf dei nuovi quarantenni in cerca di un centro di gravità permanente tra corsi di yoga, serate alcoliche, separazioni e cibo biologico, passando per le vie dello shopping e i ristoranti alla moda frequentati dalla vittima, una cinquantenne charmante e perfida perfettamente integrata nelle dinamiche meschine della upper-class catalana, dove i politici si mischiano alla nobiltà decaduta e ai nuovi ricchi.
Insomma se avete vissuto a Barcellona o semplicemente l’avete amata non potete non apprezzare questo romanzo. Se non ci siete mai stati alla fine del libro vi verrà voglia di fare la valigia!
Dettagli
- Copertina flessibile: 328 pagine
- Editore: Sellerio Editore Palermo (29 maggio 2008)
- Collana: La memoria
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8838922918
- ISBN-13: 978-8838922916