Genere:
Delitto a Ospreys – R. T. Raichev
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Trama

Durante il festival letterario di Hay-on-Wye, Antonia Darcy viene avvicinata da un’insolita coppia di ammiratrici, composta da Beatrice Bee Ardleigh, una sorta di femme fatale costretta su una sedia a rotelle, e dalla sua dama di compagnia, Ingrid Delmar. L’interesse delle due donne è decisamente eccessivo e a tratti inquietante, ciononostante Antonia accetta qualche mese dopo l’invito di Bee ad andarla a trovare insieme al marito Hugh nell’Oxfordshire. Ma una volta arrivati a destinazione, i due cominciano a nutrire dei sospetti sullo strano ménage di Millbrook House e a porsi una serie di inquietanti interrogativi: la bella Bee è davvero invalida? Cosa si nasconde dietro le misteriose uscite della sua dama di compagnia? E perché il facoltoso nonché moribondo vicino, proprietario del castello di Ospreys, decide improvvisamente di cambiare il testamento lasciando la sua immensa fortuna a Beatrice anziché al nipote? Mentre tentano di trovare una risposta a questi misteri, Hugh e Antonia cercano anche di evitare che sia commesso un omicidio e si trovano invece a indagare su una morte raccapricciante…

Recensione a cura di Elio Freda

È mia abitudine, al temine di una lettura che non mi ha convinto, lasciar sedimentare le idee prima di organizzarle in una recensione. Il motivo è semplice, e al contempo articolato. Non esiste libro che abbia terminato di leggere che non mi sia piaciuto per almeno un dettaglio. In questo caso, la descrizione dell’ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi principali è da manuale.

Attraverso una scrittura diretta e senza fronzoli, i personaggi principali sono ben tratteggiati nelle loro debolezze e nei punti di forza. Un po’ meno i comprimari. I luoghi che servono da sfondo alla vicenda, circondati da quell’intrigante alone di mistero, catapultano il lettore nel mondo storia.

Poi arriviamo alla trama e qui il romanzo scricchiola, a parer mio. In particolare le motivazioni dei personaggi, pur essendo esplicite e stressate al punto che nessun lettore potrebbe non capire il perché di determinate scelte, mancano di emotività.

I personaggi non le “sentono” fino in fondo. E se non le sentono loro, figuriamoci chi legge. Sentimenti come la gelosia, ad esempio, non sono attentamente preparati, spuntano fuori come il coniglio dal cilindro e leggendo, hai la necessità di fermarti, tornare indietro per vedere se ti è sfuggito quel dettaglio che purtroppo non c’è.

Altri personaggi non appaiono padroni delle scelte che compiono, si limitano a mandare avanti la storia che pian piano scivola verso la deriva. Inutili a quel punto i colpi di scena che appaiono più espedienti per mantenere in piedi una struttura traballante e poco solida.

Peccato, perché ambientazione e duo protagonista promettevano molto bene. Rimandato al prossimo romanzo.

Dettagli

  • Editore: Elliot (8 febbraio 2010)
  • Genere: Giallo
  • Copertina flessibile: 243 pagine
  • ISBN-10: 8861921264
  • ISBN-13: 978-8861921269
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