Dopo aver letto ben 854 pagine, non rimane che dire GRAZIE a Mondadori per aver edito “ Continental OP tutti i racconti “ con 28 racconti ed una storia incompiuta. Grazie perché ci ha dato la possibilità di conoscere DASHIELL HAMMETT e con lui di conoscere gli albori del giallo. Sarebbe sufficiente ed esaustiva la bellissima prefazione “ Attraverso il fango, il sangue, la morte e l’inganno “ a cura di JM Rivett “ per capire quanto è importante per i lettori affamati del “ giallo “ leggere questo libro, tra l’altro veniamo a sapere che Hammett fu boicottato, a livello editoriale, per le sue simpatie, non nascoste verso la sinistra, addirittura per il solo fatto di essere iscritto al Partito Comunista Americano si fece ben 6 mesi di carcere. Un libro che può definirsi un classico, ma uno di quei classici che è fondamentale. Della serie “ per conoscere, per capire “. Perché in tanti possiamo dirci amanti del giallo, ma se tale affermazione viene fatta con la lettura di “ CONTINENTAL OP “ allora davvero si ama il giallo. Salto volutamente i riferimenti alla prefazione, invitando a leggerla, per dire subito che Hammett riesce nel suo intento di autore grazie alla sua attività lavorativa a libro paga dell’agenzia investigativa Pinkerton, agenzia molto famosa negli USA, e quindi da investigatore privato a scrittore di genere dando vita ad uno dei personaggi più realistici della narrativa poliziesca. Quindi in realtà anche il noir ha le sue origini con Hammett visto che trae ispirazione per i suoi racconti da esperienze di vita reale. Non è un caso se impariamo:le procedure da mettere in atto affinchè il pedinamento sia un’arte; che dettagli apparentemente secondari sono in realtà importanti ai fini delle indagini; che un investigatore non può credere nella fortuna o nelle coincidenze e che deve cercare informazioni e non basarsi sulla presunzione; che il mettere in atto “ trucchetti “ investigativi, apparentemente stupidi, in realtà si rivelno positivi.Hammett conduce attraverso i suoi racconti una encomiabile battaglia contro l’infallibilità delle impronte digitali, in quanto importanti se usate correttamente ma fuorvianti se considerate, appunto, infallibili prove ma con poca attendibilità rispetto alle dichiarazioni di testimoni oculari. Il lato investigativo di Hammett entra direttamente nella psicologia che deve essere parte del modus operandi degli investigatori, per ottenere informazioni, da soggetti inquisiti, utili alle indagini: 1) sedersi loro vicino; 2) parlare a voce alta. Quindi un investigatore per essere un buon investigatore si deve armare di pazienza, lavoro duro e, soprattutto, piedi per terra, senza farsi prendere da emozioni che sarebbero deleterie per il lavoro in corso; raccogliere informazione e/o dettagli di prima mano anche se altri, collaboratori lo hanno già fatto, farsi amici in ambienti “ particolari “; avere ben presenti opzioni, variabili e possibilità che possono condurre al raggiungimento dell’obiettivo. Non solo tutto questo, ma Hammett, tenendo fede al suo trascorso “ lavorativo “, non ci rivela mai il nome dell’investigatore della Dective Agency. Se Hammett è, di fatto, da considerare il padre del “ giallo “, cosa dire, in epoca come questa in cui la simpatia o meno è demandata all’opinione della moltitudine, opinione che si esprime in sondaggi, delle migliaia di preferenze che i lettori rivolgono ad Hammett in quanto autore “ preferito “ : siamo, quindi, agli albori dei social. Un investigatore, quello di queste pagine, che solo tardivamente entra in confidenza con l’uso delle armi a cui aveva sempre preferito l’uso della boxe. Una caratteristica descritta da Hammett, verrà ripresa solo raramente dai tanti dopo di lui: l’investigatore da lui messo per scritto, non si fa intenerire da donne bellissime, perché un’indagine è un’indagine. Un altro aspetto farà breccia e sarà ripreso: un detective non fa l’eroe perché il suo compito è di catturare. Un investigatore a cui dispiace di trovarsi in situazioni spiacevoli ma se il lavoro impone …. Come scritto in precedenza, possiamo considerare Hammett come precursore anche del noir, in quanto prende spunto dalla realtà: non solo per quanto riguarda la realtà investigativa ma anche per quella del contesto, di cui le indagini sono parte. Il traffico di forza lavoro, di immigrati clandestini; la comunità cinese ed il suo “integrarsi “ ; i Balcani, già all’epoca,polveriera d’Europa:erano descritti da Hammett; sono realtà di oggi. I Balcani. E quindi in definitiva Hammett si rivela per quello che è stato: il più importante autore di romanzi polizieschi degli anni ’30… e lasciatemelo dire anche oltre.
Noir
Piergiorgio Pulixi è considerato uno dei maggiori esponenti del noir a livello europeo. I suoi romanzi sono pubblicati in dodici paesi e hanno ricevuto numerosi