È vero, Dark Web nasce come libro per ragazzi, ma non è solo un libro per ragazzi.
È, infatti, una storia ben strutturata, divertente e che fa riflettere. Anche gli adulti.
Un romanzo a cui si possono attribuire diversi piani di lettura.
C’è la storia gialla vera e propria, con tanto di colpevole da scoprire, che ha intrigato anche me (che ragazza non sono più da tempo) una vicenda densa di colpi di scena, con un plot articolato e una scrittura scorrevole e fluida.
C’è il racconto di un’amicizia, quella di Eva con Pio, che ci fa una grande tenerezza, per la tenacia e la freschezza che solo a quattordici anni si può avere.
C’è sicuramente un fine didattico (virtuoso) tenuto sottotraccia, poiché è dalla conoscenza dei meccanismi sotterranei e truffaldini del web che gli elementi più fragili, in questo caso i ragazzi, possono trarre qualche strumento per difendersi. E qui, Sara Magnoli, di meccanismi ne sviscera e ne smonta più d’uno!
Insomma, io l’ho letto con piacere e non vedevo l’ora di girare pagina per vedere come andava a finire. Cosa che “la dice lunga” sull’abilità dell’autrice nel costruire un plot credibile e accattivante.
Sono certa che questo testo, oltre a divertirli, raggiunga anche l’altro scopo: aiutare i ragazzi a non incappare nella rete “da pesca” (mi si perdoni il doppio senso) che finisce per accalappiarli come merluzzi, con conseguenze spesso deleterie. Last but not list… suggerirei l’adozione di Dark Web, come compendio, nelle scuole medie e nel primo ciclo delle superiori.
E… per chi, invece, più adulto, è già scafato nei confronti del network, lo consiglio in quanto ottima lettura venata di giallo!