CERCATORI D’ORO
Una squadra di sbirri parigini è alle prese con una catena di efferati omicidi: le vittime, tutte di sesso femminile, vengono ritrovate con la mano destra mozzata. Indizi? Nessuno. Moventi? Nessuno. A poco a poco, però, negli inquirenti si insinua un sospetto: lungi dal colpire a caso, forse l’assassino sta eseguendo un piano minuziosamente predisposto; forse sta cercando qualcosa, o qualcuno; forse i suoi omicidi partono da lontano e portano altrettanto lontano. Alla fine, per svelare il mistero e fermare l’ecatombe, i flic del giudice Nadia Lintz dovranno lanciarsi in un doppio salto mortale, nello spazio e nel tempo, lungo una strada già percorsa da migliaia di vecchi, donne e bambini…
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E’ solo e soltanto grazie all’associazione culturale Luigi Bernardi che ho avuto la possibilità di conoscere Thierry Jonquet. Luigi Bernardi  è stato un editore, scrittore, saggista, sceneggiatore, traduttore e critico fumettistico, a lui si deve la scoperta di autori come ad esempio: Cesare Battisti, Marcello Fois, Carlo Lucarelli,  Nicoletta Vallorani. Ma ha anche fatto tradurre romanzi di Didier Daeninckx, Paco Ignacio Taibo I, Paco Ignacio Taibo II, Léo Malet, Jean-Patrick Manchette, Patrick Raynal ecc….. E che dire della sua trilogia uscita a suo tempo per ZONA, Oppure di “ Senza luce “ e “ Tutta quell’acqua “. Oggi il lavoro meritorio dell’associazione culturale ci permette di venire a conoscenza di autori che altrimenti sarebbero destinati all’oblio. Uno fra questi il francese Thierry Jonquet con “ Cercatori d’oro”, edito per  “ Granata press “, casa editrice diretta proprio da Bernardi, è per fortuna ancora rintracciabile ed acquistabile. Ci imbattiamo con il commissariato del 10° arrondissement e con l’ispettore che desidera di terminare la notte come era iniziata …. cioè in pace. Ma  ci troviamo di fronte anche ad un contesto sociale apertamente conflittuale, le banlieue evitate anche dai taxisti verso eventuali occupanti di case inabitate con finestre murate, gli squatters, contro di essi dei veri e  vere e propri commandos. Banlieue che nei casermoni che le contraddistinguono vi è la deriva inesorabile verso la delinquenza. Assistiamo ad uno scorrere, ad un susseguirsi, anzi ad una vera e propria sfilata di poveracci in udienze per direttissima per rispondere a reati di vario tipo: dalla prostituta pugnalata sulla circonvallazione alla banda di balordi che imperversa sulla linea B della metropolitana; al magrebino che spaccia nella metro; ma è  la descrizione dei pensionati che vanno ad assistere le udienze per passare il tempo la nota che caratterizza i tutto. Un giallo che indaga su traffici clandestini di carne avariata; intrighi internazionali e la vita dell’ispettore di divisione Rovère che deve fare fronte alla malattia del figlio. Al centro di questo giallo vi è l’assassinio di 4 donne e ciò che unisce questi delitti. Un anello; il traffico di carne avariata …. ma soprattutto i campi di sterminio nazisti ed “ i cercatori d’oro “, cioè coloro che rovistano nei cadaveri per trovare chissà cosa.

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