
Trama
È una mattina come tante, a Milano. Fabrizio Crosetti, Presidente del più potente gruppo bancario italiano, esce per la solita corsa e scompare nel nulla. Sequestro o fuga volontaria? Il commissario Biondo, siciliano da poco trasferito alla Questura di Milano, è incaricato delle indagini con un ordine preciso: nulla deve trapelare, i contraccolpi finanziari vanno evitati a ogni costo. Ma due giorni dopo Giovanni Niccolai, amico di Crosetti nonché Direttore Generale di un’altra società del gruppo, è rinvenuto cadavere, ucciso da un colpo alla nuca. Difficile credere a una coincidenza, eppure si stenta a trovare un legame che renda plausibile un unico disegno criminoso. In un ambiente dove la difesa del business arriva a varcare colpevolmente il limite dell’omissione, Biondo si accorge che la sua trentennale esperienza nell’antimafia di Palermo non ha valore. Deve cambiare pelle per entrare in un’arena popolata di colletti bianchi che sembrano cani da riporto, dove il fuoco amico è più insidioso di quello nemico, dove la verità, forse, non sta da nessuna parte. Un thriller carico di tensione, che mette in scena il vero potere che domina il nostro presente, un intreccio le cui tessere vanno a posto a una a una fino a formare un disegno cupo e illuminante al tempo stesso.
Recensione a cura di Adriana Rezzonico
Fabrizio Crosetti, da sequestrato si sente smarrito, quasi come fosse li per riempire una tana.
Ma chi è in realtà e cosa lo ha spinto in quel luogo?
Mi avvicino per la prima volta a questa CE, Edizioni il vento antico e al suo autore Salvo Barone che ci conduce oltre la superficie del sistema. Ci narra le regole del mercato, la finanza, i flussi di denaro, che si muovono grazie a scelte oculate.
L’autore apparecchia un canovaccio ben netto, la trama si sposta verso il profitto estremo, l’annientamento di qualsiasi tutela e la forza incredibile di cui è dotato un manager. L’azienda diventa terreno fertile, preda per alcune cariche dai colletti bianchi, lindi come le loro coscienze, riportate candide da un meccanismo ben oliato.
Le prede, maestranze usate, remunerate con cifre irrisorie diventano “cani da riporto”. L’esasperazione totale viene rappresentata nei minimi dettagli, le vittime sono braccate, la caccia non è regolamentata dal classico calendario venatorio. Ogni limite è valicato, l’essenziale è raggiungere il profitto. La sequenza di numeri mi riconduce a una muta di segugi e le varie operazioni donano il ritmo necessario all’indagine. Enzo Biondo, il protagonista, detesta mentire, preferisce tacere, ma in questa occasione dovrà affidarsi al suo fiuto raffinato dai vari anni trascorsi nell’antimafia a Palermo.
Lo dovrà fare, indosserà nuovi abiti con il Dottor Bellafemmina, ma ricordate: ”siamo stati tutti addestrati a fare i Cani da riporto”, nessuno escluso!
Dettagli
- Copertina flessibile : 331 pagine
- ISBN-13 : 978-8894806816
- Editore : Edizioni Il Vento Antico (15 gennaio 2020)
- Genere: Giallo