Bologna non c’è più
Pietro Ricci educatore, cinquantenne, laureato in filosofia, è bravissimo nel suo lavoro. Non c’è nessuno in grado di gestire pazienti psichiatrici come lui, ma non è contento né del suo lavoro, né della sua vita. L’unica sua vera soddisfazione è un seminario organizzato da lui sul terrorismo delle Brigate Rosse, durante il quale ha conosciuto tante persone interessate all’argomento e tante persone scontente, come lui, della propria vita. Pietro incrocia Trebbi in piscina dopo un allenamento e scambiano due chiacchiere davanti alla macchinetta del caffè. Inizia così la seconda indagine di Galeazzo Trebbi che, questa volta, dovrà fare i conti con il passato. Quel passato recente che tanto ha segnato la storia del nostro paese e che lui conosce bene. Dovrà scoprire cosa si sta muovendo a Bologna fra i gruppi della sinistra più marginale ed estrema, fra le inquietudini e le frustrazioni dei nuovi poveri, sempre più poveri e sempre più arrabbiati. Dovrà capire cosa sta per esplodere nella sua città e dovrà farlo in fretta. Il commissario Guerra sarà ancora al suo fianco per cercare di svelare la realtà, quella che nessuno vuole venga rivelata. Mentre Trebbi suo malgrado affronta un’indagine dai risvolti politici inaspettati, viene assunto da una famiglia dell’alta borghesia bolognese per vegliare sul suo giovane rampollo e si trova costretto nuovamente a fare i conti con la sua occulta umanità. Sarà un inverno difficile quello di Trebbi e la conclusione… come al solito non sarà né facile, né scontata.
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Recensione a cura di Elio Freda

Dopo “I delitti della Bassa” torna Galeazzo Trebbi alle prese con un giovane “particolare”, erede di una importante azienda. Wolfango Lazzarini è un personaggio vittima del suo trascorso e allo stesso tempo carnefice delle persone che gli ruotano attorno. Parallelamente c’è la storia di Pietro Trebbi,educatore esemplare ma al contempo figura impegnata nella costituzione di una organizzazione eversiva. Presente e passato si incrociano e sullo sfondo, la storia del Bel Paese raccontata in maniera molto particolare.

L’Autore sfrutta l’occasione per tratteggiare la nostra società con le sue problematiche che si travestono senza realmente mutare. Non mancano colpi di scena, come il genere richiede. Lettura cosigliata.

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