Recensione a cura di Elio Freda
Dopo “I delitti della Bassa” torna Galeazzo Trebbi alle prese con un giovane “particolare”, erede di una importante azienda. Wolfango Lazzarini è un personaggio vittima del suo trascorso e allo stesso tempo carnefice delle persone che gli ruotano attorno. Parallelamente c’è la storia di Pietro Trebbi,educatore esemplare ma al contempo figura impegnata nella costituzione di una organizzazione eversiva. Presente e passato si incrociano e sullo sfondo, la storia del Bel Paese raccontata in maniera molto particolare.
L’Autore sfrutta l’occasione per tratteggiare la nostra società con le sue problematiche che si travestono senza realmente mutare. Non mancano colpi di scena, come il genere richiede. Lettura cosigliata.