Recensione a cura di Dario Brunetti
Blu di Prussia e rosso porpora è il nuovo romanzo di Giovanni Ferrero, noto imprenditore e amministratore delegato dell’industria dolciaria torinese. E’ al suo settimo romanzo e questa volta pubblica con la Salani editore un thriller ambientato a Roma.
L’autore ci descrive attraverso una prosa evocativa e poetica, la citta eterna che apparirà nella sua magnificenza, avvalorato inoltre da uno stile narrativo tecnicamente perfetto.
Vengono messi sotto la lente d’ingrandimento i misteri della Chiesa, quel lato oscuro che agli occhi del lettore apparirà cosi sfuggente , ma non per i protagonisti di questo romanzo.
La forte attrazione del pittore Ernest Hamilton per un dipinto ottocentesco che profetizza la distruzione dell’Urbe scompare misteriosamente nel nulla da una piccola chiesa di Roma, proprio quel quadro che la giovane restauratrice Chiara doveva prendersi cura. Cosi la coppia di improvvisati investigatori si metteranno sulle tracce della tela che misteriosamente riapparirà sul luogo dov’è stato rapito il cardinale ivoriano Maltiade, forte candidato a diventare il nuovo Papa.
Un evento che forse potrebbe turbare i piani della Chiesa Cattolica che non vedrebbe di buon occhio il suo insediamento a sostituire il Papa morente, Celestino.
Può essere questa la spiegazione al suo rapimento ? Chi avrà interesse a rubare una tela che preannuncia una verità sconvogente ?
Se poi dietro a questi misteri che nascondono più di un segreto, si concretizza un delitto e allora il dado è tratto e per i protagonisti si preannuncia un’indagine articolata e complessa anche per Grevini, un annoiato ex commissario che sarà chiamato in causa nella nuova veste di gendarme pontificio.
Un thriller ben costruito e documentato dal punto di vista storico, dove vengono affrontate tematiche di arte pittorica, di ordine religioso e politica internazionale in maniera esemplare; devo dire che trovare uno dei migliori imprenditori italiani del nostro paese cimentarsi nelle vesti di giallista è stata una grande sorpresa e una piacevole scoperta che sicuramente vanno ancor di più a confermare le doti di abile narratore.
Una Roma silente e tenebrosa come forse non l’abbiamo mai vista, un autore che scava negli abissi dell’animo umano e dei personaggi, alcuni imprevedibili e pronti ad effettuare le loro mosse come se si stesse per giocare una vera e propria partita a scacchi.
Intrighi, segreti e tradimenti in un thriller che catturerà il lettore sino alle battute finali con un colpo di scena che sarà l’atto finale di una sconcertante quanto disattesa verità.