Belfagor. Il Fantasma del Louvre – di Arthur Bernede
Hai letto anche tu il libro? Lasciaci un commento…

Belfagor. Il Fantasma del Louvre – di Arthur Bernede

Trama

Quale segreto si cela dietro il fantasma che, con mantello e maschera, si aggira nottetempo per le sale del Louvre nella Sala degli Dèi barbari? Chi è, e perché terrorizza Parigi rendendosi responsabile perfino dell’uccisione di un custode? Tutta la città è in fermento; i giornali non parlano d’altro; la polizia, guidata dall’ispettore Ménardier, brancola nel buio mentre Belfagor – così viene soprannominata la strana creatura, dal nome della statua accanto alla quale appare – continua a mostrarsi per poi svanire nel nulla. In un susseguirsi di colpi di scena, un giovane e ambizioso giornalista, Jacques Bellegarde, insieme al re dei detective, Chantecoq si mettono sulle tracce dell’enigmatico e oscuro fantasma. Apparso in 59 puntate sul giornale Le Petit Parisien, dal 28 gennaio al 28 marzo del 1927, Belfagor, il fantasma del Louvre ha suscitato la fantasia di numerosi cineasti. Una prima versione su celluloide è stata girata immediatamente dopo l’uscita del romanzo, nel 1927: un film muto in bianco e nero, sceneggiato dallo stesso Arthur Bernède.

Recensione a cura di Emanuela Di Matteo

Nel 1966 un profondo sentimento di inquietudine entrò nelle case degli italiani, quando la RAI per la prima volta trasmise Belfagor. Il Fantasma del Louvre. Lo sceneggiato, un prodotto della TV francese, andò in onda in quattro episodi e l’audience di ascolto fu eccezionale, sia in Francia che in Italia, considerato che all’epoca solo il 40 % degli italiani possedeva un televisore. Sia per chi ha avuto le proprie notti scosse da incubi dopo la visione del pauroso sceneggiato, sia per chi non lo ha mai visto, la lettura del romanzo originale, appena edito da Fanucci Editore e pubblicato per la prima volta nel 1927 da Arthur Bernède, presenta diverse sorprese.

La storia è sempre quella del giovane giornalista Jacques Bellegarde, coraggioso e di bell’aspetto, che prende a cuore il caso dell’apparizione di un misterioso fantasma che vaga per una sala del museo del Louvre e decide, con spirito illuminista, che rivelerà quello che già ritiene un inganno. Ma nelle mani di Bernède, romanziere e sceneggiatore, risulta molto meno cupa e angosciosa di quanto non lo sarà la versione televisiva. Belfagor. Il Fantasma del Louvre è infatti un romanzo avventuroso ed avvincente, pieno di colpi di scena e trovate originali – oggi conosciute solo perché hanno fatto scuola – condito di romanticismo e qualche tocco gotico.

Con un linguaggio moderno e pionieristico– non per nulla l’autore è anche sceneggiatore e il suo libro vide molto presto due adattamenti cinematografici prima di quello televisivo – Belfagor ci introduce in una delle ambientazioni più suggestive e seducenti che si possano immaginare: la Parigi dei primi decenni del novecento. Una città che fonde ancora due anime, quella familiare, quasi ancora contadina, solida e casalinga e il suo opposto, una Parigi libertina, perversa, oscura, il cui costrutto è l’abisso morale. Nel libro, senza rivelare nulla della storia, due donne incarnano bene questi estremi, il femminile rassicurante, puro e innocente e quello libero, sfrenato, selvaggio e fatale.

Nella intricata vicenda, che è già una sceneggiatura perfetta, non mancano momenti di ironia e comicità, spesso quando ci si fa beffe del commissario di polizia Ménardier, sempre sulla pista sbagliata e dei suoi scagnozzi altrettanto fuori luogo. Troneggia, accanto al bel giornalista, la figura di un grande investigatore, tale Chantecoq, un autentico Sherlock Holmes in salsa francese, che ne sa una più del diavolo, tra travestimenti, apparizioni e astuti depistaggi. Lo scrittore crea un personaggio che potrebbe essere il protagonista di una serie infinita di romanzi, facilmente fruibili ad un pubblico avido di emozioni – proprio come oggi – ed è comprensibile come questo feilleuton a puntate sia stato un enorme successo dell’epoca, visto che rimane tutt’ora un libro dalla narrazione moderna e coinvolgente. Rappresentante di un genere letterario che proponeva fitte narrazioni di vicende, personaggi e colpi di scena, rivolte al coinvolgimento emotivo di un pubblico vasto e non necessariamente colto, Belfagor. Il Fantasma del Louvre è ancora adesso un libro ricco di suspance e puro godimento che rischia di essere letto tutto in una notte, alla faccia delle sue 310 pagine.

 

Dettagli

  • Genere: romanzo giallo/thriller
  • Editore: Fanucci (6 novembre 2019)
  • Collana: Piccola biblioteca di fantascienza
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 883473825X
  • ISBN-13: 978-8834738252
Dello Stesso Genere...
Giallo
felix77
A Bologna danno l’acqua

Recensione a cura di Dario Brunetti Dopo il convincente esordio con il romanzo Bologna imperfetta, torna l’autrice Anna Patrizia Mongiardo con un nuovo giallo dal

Leggi Tutto »
Noir
elio.freda
Le cose dell’orologio

Recensione a cura di Elio Freda Le cose dell’orologio, di Mario Borghi è un racconto lungo o un romanzo breve, una storia che oscilla tra

Leggi Tutto »

Lascia un commento