Altrove
Una scossa di terremoto, la terza in poche settimane. Una bimba ritrovata morta sotto il Ponte di Po, la terza in poche settimane. “Non esistono serial killer a Cremona”, tuona il sindaco Araldi, ma la paura inizia a serpeggiare nella sonnacchiosa cittadina, e la caccia al mostro inizia ad animare l’insofferenza contro gli immigrati, tra i quali certamente si nasconde l’assassino. Quando Adele, la terza bimba uccisa, o una che le somiglia in maniera impressionante, bussa alla porta di casa, insieme alla speranza di sua madre cresce anche lo scompiglio generale, e la città sprofonda nel caos. Fatti inspiegabili e testimonianze inaffidabili destabilizzano gli ormai precari equilibri cittadini, mentre una nebbia fitta inghiotte le sicurezze. Il vero e l’inverosimile si intrecciano, dando forma ad un thriller fantascientifico ad alto contenuto socio-psicologico. In commissariato iniziano ad arrivare segnalazioni di strampalati avvistamenti. Chi denuncia di aver incontrato un parente morto da tempo, chi segnala di aver ritrovato il cane seppellito mesi prima. Il padre di una delle tre bambine morte insiste nel dire che “Sono simili, simili, ma non uguali. Può sembrare chi pensiate che sia, ma…Ma non è lei”. Il commissario Abbandonato si troverà di fronte al suo caso più complesso, una spirale di controsensi che lo avvolgerà coinvolgendo tutti gli affetti della sua vita, stravolgendo tutti i suoi punti di riferimento. Donna è l’amore della sua vita, tanto grande quanto impossibile. È anche la madre di Adele, la bimba morta e poi rientrata viva e vegeta a casa. Mamadou è il suo migliore amico. Un’amicizia nata tra i banchi di scuola, tra bimbi arrivati da diversi Altrove. Ma è anche l’amante di Donna, l’amore impossibile della sua vita. Onofrio, suo fratello, è un sacerdote. Ma è anche un ex alcolista, un padre che ha perso moglie e figlia in circostanze tragiche. Lui è un rappresentante della legge, ma anche un uomo complicato, ostaggio di fragilità e sensi di colpa mai risolti che non sempre gli consentono la lucidità assoluta che il suo ruolo richiede. Ognuno è qualcuno, ma anche qualcuno diverso da ciò che è, o che crede di essere. “Altrove” non è il contrario di “Qui”, è solo un “Qui” osservato da un punto di vista diverso. Per risolvere l’enigma Abbandonato dovrà solo guardare tutto con occhi diversi. Perché è già tutto chiaro, solo avvolto dalla Nebbia.
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Niccolò Govoni, oltre che un prolifico scrittore, è soprattutto un attivista umanitario. Non si può prescindere da alcune informazioni sulla sua vita se si vuole capire il senso di questo libro.

Govoni è cofondatore di Still I Rise, una organizzazione internazionale che ad oggi ha aperto sei scuole in paesi svantaggiati (Grecia, Congo, Kenia, Siria, Yemene e Colombia) per offrire a titolo totalmente gratuito una istruzione adeguata a bambini fino ad ora esclusi dal mondo della cultura.

Il tema centrale del racconto è l’esplorazione dell’altro e dell’altrove, argomento particolarmente caro all’autore, da sempre attento all’analisi di tutte le contraddizioni con cui dobbiamo convivere. Ognuno è se stesso ma anche qualcun altro. Tutto dipende dalla prospettiva dalla quale si guarda. Il commissario Abbandonato è italiano, ma anche “terrone”. Onofrio è il parroco, ma anche una persona dal passato discutibile. Mamadou è un marito innamorato, ma anche un amante clandestino. Cremona è una cittadina armoniosa, ma anche un nido di razzisti pronti ad emergere allo scoperto alla prima occasione.

Una spruzzata di fantascienza complica e aiuta, perché in fondo tutti viviamo in universi paralleli, anche senza rendercene conto. Questa è una lettura che richiede attenzione, perché le vicende si intersecano e mescolano ripetutamente, e si corre il rischio di perdere il filo. Proprio come nella vita reale, se la consumiamo con indifferenza e superficialità.

Dopo aver pubblicato diversi libri con una delle maggiori case editrici italiane, Govoni ha deciso di dar vita, con questo ultimo romanzo, un nuovo progetto, fondando la casa editrice Still I Rise. Il fine è creare una piattaforma che offra a tutti gli alunni meritevoli delle sue scuole uno spazio per emergere, un posto al sicuro dalle logiche utilitaristiche del sistema editoriale. Tutti gli utili delle vendite saranno devoluti all’organizzazione.

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