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ALLA RICERCA DEL LIBRO PERDUTO… Sinuhe l’egiziano – Mika Waltari
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a cura di Eleonora Zaffino 

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Trama

Raccolto in fasce sulla riva del Nilo, Sinuhe viene adottato da Kipa e dal marito Semnut, un medico che cura i cittadini più poveri di Tebe, la grande capitale dei due regni. Allevato come un figlio dalla coppia, dopo un’infanzia spensierata il giovane Sinuhe studia alla Casa della Vita, diventando il chirurgo personale del Faraone. Ma il progetto di una vita felice e colma di ricchezze e onori si infrange contro la passione del giovane medico per una donna, che lo condurrà alla rovina e lo obbligherà a fuggire da Tebe. Inizia da qui una lunga peregrinazione per tutto il mondo conosciuto: dalla Siria a Babilonia, e poi a Creta e di nuovo in Egitto. Sospinto da un destino incontrollabile, Sinuhe si troverà coinvolto nelle traversie che agitano il suo paese e negli intrighi di chi trama per conquistare il trono del Faraone. Una lotta in cui uomini e dèi si scontrano senza esclusione di colpi, e che costerà a Sinuhe quanto di più caro ha nella vita. “Sinuhe l’Egiziano” è un classico della narrativa storica che ricostruisce minuziosamente la vita nell’Egitto del Quattordicesimo secolo a.C. e racconta il dramma di un individuo che tenta di opporsi alla crudeltà dell’uomo e all’ingiustizia della storia.

Recensione

Ha settantaquattro anni ma non li dimostra. Pubblicato nel 1945 “Sinuhe l’egiziano”, romanzo storico che costituisce il primo vero successo letterario di Mika Waltari, è un testo che merita davvero un posto di riguardo tra i classici della letteratura mondiale.

La vita del protagonista attraversa tutto il regno di Akhenaton, il cosiddetto faraone eretico, che volle sostituire alla religione politeistica, tradizionale dell’Egitto, il culto dell’unico Dio Ra, rappresentato dal disco solare.

Il faraone vivrà e morrà nel tentativo disperato di imporre al suo popolo un credo che si basa sulla sostanziale uguaglianza di ogni essere umano e sul rifiuto dell’uso della violenza. Si noterà che le analogie col pensiero cristiano sono piuttosto evidenti. Tutti gli sforzi però risultano vani a causa della paura dell’uomo di essere libero e, pertanto, responsabile del proprio destino.

L’azione di Akhenaton si attirerà l’inimicizia della casta dei sacerdoti di Ammon,  fino a quel momento dominatori assoluti della vita del regno d’Egitto. Costoro si adopereranno in ogni modo, riuscendovi, allo scopo di spingere il popolo all’odio verso il faraone. Faranno anche tutto il possibile per cancellarne ogni traccia dopo la sua morte attuando una vera e propria damnatio memoriae.

Sinuhe suo medico e amico personale, pur scettico riguardo alle convinzioni religiose di Akhenaton, gli starà sempre vicino, fino al tragico epilogo della sua esistenza.

Incontreremo anche Tutankhamon, suo sfortunato successore e assisteremo alla nascita di Ramses I uno dei più grandi faraoni mai esistiti.

Waltari usa questo testo per trattare argomenti di grande profondità, che sono validi ancora oggi, spesso lo fa attraverso le sagge parole di personaggi umili ma fondamentali come Kaptah, servo e amico di Sinuhe. Particolare rilievo ha la riflessione sulle debolezze umane e quanto queste incidano pesantemente sul destino di tutti i protagonisti di questa storia affascinante e, per certi versi, terribile.

 

Dettagli

  • Genere: Romanzo storico
  • Copertina flessibile: 620 pagine
  • Editore BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
  • Collana Best BUR
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8817104698
  • ISBN-13: 978-881710469
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