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ALLA RICERCA DEL LIBRO PERDUTO… La porta – Magda Szabó
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a cura di Miriam Salladini

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Trama

È un rapporto molto conflittuale, fatto di continue rotture e difficili riconciliazioni, a legare la narratrice a Emerenc Szeredàs, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche. La padrona di casa, una scrittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell’alone di mistero che ne circonda l’esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può varcare. In un crescendo di rivelazioni scopre che le scelte spesso bizzarre e crudeli, ma sempre assolutamente coerenti dell’anziana donna, affondano in un destino segnato dagli avvenimenti più drammatici del Novecento.

Legge Roberto Roganti

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Recensione a cura di Miriam Salladini

La porta di Magda Szabó è un libro che ho amato fin dalle prime pagine quando i personaggi principali non erano ancora ben delineati. Era da diverso tempo che nutrivo l’intenzione di leggere questo romanzo attratta soprattutto dall’immagine di copertina e da quel richiamo che solo alcuni libri sono capaci di trasmettere. Le mie aspettative non sono state tradite in quanto fin dalle prime pagine si evince la forza dirompente della storia che è un raccontare senza riserve ciò che è stato e ciò che è tra passato e presente. È proprio la Szabó che decide di trascrivere nel suo libro quel rapporto speciale che per vent’anni ha avuto con la sua domestica Emerenc. Due donne tanto diverse quanto vicine nel modo di amarsi e accettarsi. Una diversità intesa non tanto come appartenenza sociale ma per carattere e predisposizione d’animo. Emerenc era un’anziana signora che non leggeva giornali, non ascoltava i notiziari, che considerava sospetti tutti i fogli di carta, le scrivanie e le brochure. Una donna tutta d’un pezzo, scorbutica e insolente, capace di lavorare per cinque persone, abituata a fare sempre tutto da sola, con una propria testa capace di ragionare indipendentemente dalla massa. Nonostante il suo carattere però era sempre pronta ad aiutare il prossimo seppure senza concedersi completamente all’altro. La porta allora diventa simbolo e metafora di frattura e barriera tra sé e l’altro. Aprire la porta di casa significherebbe mettere a nudo il proprio mondo interiore, la propria anima ed Emerenc segnata dalla vita non ne ha più intenzione fino a quando per egoismo o forse per troppo amore tutto crolla.

Intenso, struggente e riflessivo. Ne consiglio la lettura.

 

Dettagli

  • Genere: Narrativa
  • Copertina flessibile: 252 pagine
  • Editore: Einaudi (21 febbraio 2014)
  • Collana: Super ET
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8806219685
  • ISBN-13: 978-8806219680
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