Oggi Presentiamo...

Oggi parliamo con… Paola Mizar Paini

Intervista a cura di Adriana Rezzonico

Abbiamo il piacere d’incontrare oggi Paola Mizar Paini che ringrazio per la sua cortesia. Benvenuta!

Grazie! Sono onorata per la vostra attenzione.

 

Sei in libreria con gli Angeli innocenti. Ce ne parli?

Angeli Innocenti è nato quasi per caso. In realtà doveva essere un racconto per un corso di scrittura creativa, poi le cose sono andate diversamente… Scrivevo senza riuscire a mettere la parola “fine”, quando finivo il capitolo ne iniziavo subito un altro. Ero ispiratissima, mi sentivo quasi “posseduta”…e dovevo scrivere. Una sera mi feci coraggio e contattai l’Editore Carlo Frilli, gli feci avere il mio manoscritto, e dopo alcuni mesi arrivò la telefonata (“Ok, lo pubblichiamo” ) che mi fece sobbalzare il cuore. Il mio piccolo sogno, quello di pubblicare con Fratelli Frilli Editori si stava avverando…e così, ecco Angeli Innocenti in libreria. Angeli Innocenti non è solo un noir, ma una storia molto intensa. Il ritrovamento del corpo di un ragazzino di 15 anni brutalmente ucciso, porterà alla luce un terribile segreto. Un segreto vecchio di 30 anni che distruggerà la vita di molte persone. Il maresciallo Marchi e il tenente Ferri, dovranno fare i conti con un indagine difficile e sofferta, che li condurrà fino al Santuario della Madonna della Bozzola.

Chi è Paola nel quotidiano? 

Guarda, sono veramente la persona più semplice del mondo. Lavoro come assistente al traffico per la Milano Serravalle, un lavoro bellissimo anche se faticoso, faccio turni di 8 ore avvicendati, quindi molto spesso turni di notte…e qui dovrei davvero scrivere un libro. Non avete idea le persone e le situazioni fuori dal comune che ti trovi davanti. Mi piace leggere (anche 2 o 3 libri a volta ) o uscire con gli amici a cena. Nel mio quotidiano ci sono 3 figli e 2 nipoti, e mi bastano queste cose per essere serena e felice.

 

Il romanzo è ambientato in Lomellina, una zona rurale con vaste risaie e tanta nebbia: lo scenario ideale per un noir!

Assolutamente si, per la nostra zona è quasi d’obbligo. Può succedere che in pochi secondi vieni sommerso da una coltre di nebbia, e in Angeli Innocenti non poteva mancare…”Quella sera, quasi non si distinguevano neanche i rami di quell’albero, la nebbia incuteva paura, anche se l’aspettava da tempo così fitta. Non avrebbe agito da solo, la foschia sarebbe stata sua complice…

 

Quali sono i timori per una zia che adora i suoi nipotini?

Questa è una bella domanda…Ci ho pensato su, ma in realtà non ne ho. Sono molto fiduciosa che la vita riserverà loro un meraviglioso futuro.

 

La fotografia regala emozioni. Cosa ne pensi e quale foto ti è più cara?

Ne ho tante che mi sono care! Sicuramente quelle dei miei figli da piccoli o la Mizar adolescente. Ma se ne dovessi scegliere una, forse quella che rappresenta il mio sogno che si è avverato: La Cascina Montagnola dove io andavo a giocare da piccola, e che mi ha ispirato la trama. Un fatto realmente accaduto che però non posso svelare… sarebbe uno spoiler… ( A proposito, l’immagine della copertina del libro Angeli Innocenti è la fotografia della Cascina Montagnola)

 

Prima di salutarci ci doni – come da nostra tradizione – una citazione e una ricetta  preferita?

Esagero…ho due citazioni. La prima; me la ripeteva spesso il mio migliore amico Adriano, scomparso lo scorso anno: “meglio una gallina con le uova oggi”  Per la seconda devo scomodare Oscar Wilde: ” non discutere mai con un idiota…ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.”

Premesso che come cuoca sono un disastro, ( preferisco mangiare che cucinare ) però mi piacciono moltissimo le polpettine di carne e verdure;  “dosi a occhio”: carne di vitello, salsiccia (o pancetta) verdure gustose tipo broccoletti, parmigiano o grana padano, una patata o meglio ancora del pane raffermo lasciato ammorbidire nel latte ( uso quello senza lattosio ) sale e pepe, ( con la patata l’impasto rimane legato e non c’è bisogno di metterci l’uovo) io ci aggiungo anche un amaretto o due ( provare per credere ) Metto gli ingredienti nel tritatutto fin quando non è tutto sminuzzato e amalgamato, poi faccio tante palline piccole e le faccio bollire nella pentola con il sugo di pomodoro. 15 minuti e sono pronte.

 

Ringraziamo Paola per l’intervista che ci ha concesso e v’invitiamo a leggere il suo Angeli innocenti.

….e io ringrazio te, e i lettori che avranno la pazienza di arrivare fino in fondo a questa intervista. GRAZIE!

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