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Oggi parliamo con… Nadia Nunzi

A cura di Miriam Salladini

Ciao Nadia benvenuta sul blog ‘Gialloecucina’ e grazie per l’intervista. Il tema affrontato nel tuo libro è molto delicato e importante poiché attualissimo.

Come mai hai deciso di affrontare un argomento come quello della violenza sulle donne nel tuo libro?

Ciao e grazie a voi per avermi contattata.

La scelta della tematica del mio libro non è casuale, in quanto si tratta di una storia autobiografica che mi vede coinvolta, purtroppo, in prima persona.

Ho voluto scriverla innanzitutto per me, per lenire un dolore e riuscire a esorcizzarlo il più in fretta possibile e, essendo una scrittrice, non ho trovato modo migliore che  non quello di materializzarlo su carta.

Decidere di rendere pubblica la mia testimonianza è avvenuto in seguito, per poter dare ad altre donne l’input di prendere consapevolezza e uscire dalla violenza, e a chi non ne ha mai subita, degli elementi per capirne i meccanismi.

 

Ci spieghi il titolo del tuo libro “Ti amo anima mia”?

‘Ti amo anima mia’ è la traduzione di un titolo di una canzone ma è anche quello che avrei voluto sentirmi dire dal ragazzo che avevo accanto e che, per assurdo, ho trovato invece scritto da lui per un’altra donna, della quale ignoravo l’esistenza.

Spesso, dalle lettrici in particolare, viene interpretato come il voler amare la propria anima. E, ad oggi, a distanza di anni dall’accaduto, lo ritengo il significato più bello da potergli attribuire.

 

È stata difficile la stesura? Tu sei una donna, come ti sei sentita a raccontare la storia di Najaa?

La stesura è stata del tutto spontanea, istintiva e passionale, in quanto scritta a caldo, subito dopo aver subito il peggio. E credo che dalla lettura si evinca in maniera immediata.

La storia di Najaa, come ho già detto, non è una storia inventata ma è la mia, quindi non ho fatto altro che mettermi a nudo, senza il bisogno di dover costruire un personaggio. Se l’ho fatto usando uno pseudonimo è stato solamente, per tutelarmi. Uscire allo scoperto è stata una decisione che è avvenuta in un secondo momento, quando, nel proseguimento del mio percorso introspettivo, mi sono sentita fortificata e pronta.

 

Hai scritto altri libri? Quali sono i temi affrontati?

Ho scritto un libro molto diverso, non autobiografico, quando avevo circa vent’anni che è stato pubblicato solo di recente. (Occhi di Cielo&Stelle, edizioni Lettere Animate). Un testo adolescenziale, mi viene da dire, che tratta la storia di una ragazza solitaria che ambisce ad affermarsi come scrittrice e conosce in chat un anziano scrittore famoso del quale resta affascinata, senza sapere di chi realmente si tratti.

Ho anche scritto il sequel di ‘Ti amo anima mia’, che ha già ricevuto due premiazioni, nonostante sia ancora inedito, al quale sono davvero molto legata perché parla della mia rinascita, addentrandosi nei dettagli del mio passato. Spero presto di poterlo condividere con tutti.

 

Qual è il messaggio che speri raggiunga il lettore una volta terminato il libro?

Sicuramente un messaggio positivo, di speranza e di coraggio.

Vorrei che le persone, una volta arrivate in fondo, andassero oltre la narrazione del dolore e della storia, e si aggrappassero al finale dicendo:

«Caspita, questa ragazza ne ha passate davvero tante, ha subito violenza ma ha avuto la volontà, la forza e la fortuna di uscirne. Quindi, nonostante il male, si può tornare a vivere».

 

C’è un passo del libro a cui sei particolarmente legata e che ci vuoi spiegare?

Non credo di essere legata particolarmente a un tratto. Il libro mi appartiene tutto, e non potrebbe essere diversamente essendo parte della mia vita.

Mi appartiene l’innamoramento totale e straziante dell’inizio. L’ingenuità, la speranza e l’illusione di un cambiamento che non sarà possibile. La perdita di dignità. Il dolore della violenza psicologica e di quella fisica. E la mia grande capacità di decidere di non sopportare tutto questo ma di trovare una via d’uscita, che a mio avviso, quasi sempre c’è.

 

Sei contenta dei risultati che hai raggiunto fino ad oggi con il tuo libro?

Vado fiera soprattutto del risultato che ho raggiunto personalmente, ovvero quello di essere riuscita a trarre da un dramma, qualcosa di utile e positivo e molto felice di chi sono oggi.

Sono inoltre molto contenta delle persone che mi seguono e di tutte le donne che mi leggono e che mi ringraziano, perché attraverso le mie parole trovano la forza di cambiare la loro vita e il loro modo di comportarsi.

Indubbiamente vorrei poter fare molto di più e raggiungere un pubblico decisamente più vasto.

 

C’è una pagina Facebook in cui è possibile restare aggiornati sulle tue pubblicazioni?

Certo, oltre al mio profilo personale ho una pagina autrice: https://www.facebook.com/NadiaNunziOfficial/, un sito web: http://nadianunzi.wixsite.com/nadianunzi e di recente ho anche aperto un Blog dedicato a tutte le donne forti, dove raccolgo le testimonianze di chi, come me, ce l’ha fatta a uscire dalla violenza o sta lottando per farcela. http://nadianunzi.wixsite.com/nadianunzi/blog

 

Com’è nata la tua passione per la scrittura?

La scrittura mi appartiene da sempre, da quando ero piccola. Ho sempre preferito comunicare a parole scritte, tramite diari, lettere, temi scolastici… che non usando la voce.

Lo ritengo il mio miglior modo per trasmettere quello che sento o che voglio manifestare. E spero vivamente che tale passione possa diventare presto anche un lavoro.

 

Quando hai capito che era arrivato il momento di scrivere un libro?

È un desiderio che ho da quando ero adolescente. Avevo provato molte volte a scrivere ma non riuscivo mai a portare a termine qualcosa di valido. Avevo bisogno di dimostrare a me stessa che invece un giorno ce l’avrei fatta.

A causa del mio vissuto poi sono stata costretta ad accantonare sogni, scrittura e passioni ma, una volta ripresa in mano la mia vita, la prima cosa di cui mi sono voluta riappropriare è stata proprio lo scrittura. E ora non permetterò più a nessuno di portarmela via.

 

C’è una citazione che preferisci? E una ricetta puoi darcela? Noi di ‘Gialloecucina’ ci teniamo a concludere l’intervista così.

Una citazione preferita? Non saprei. Attualmente non mi viene in mente nulla.

In quanto alla ricetta, fino a poco tempo fa, mi dilettavo nell’inventare muffin particolari, e ne avevo creato uno davvero speciale perfetto per questo periodo autunnale ma (mi perdonerete) gli ingredienti sono segreti.

(Nei progetti futuri c’è anche quello di realizzare un libro di dolci alternativi, per intolleranti).

Un saluto a tutti e grazie ancora per l’opportunità di raccontarmi che mi avete dato.

 

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