Intervista a cura di Adriana Rezzonico
Chi è Olivia?
Chi è Olivia? Olivia Marni in certe pagine sono io, in altre invece è una ragazza che non conosco. È un po’ come il protagonista di tutti i libri: c’è qualcosa, da qualche parte, che deve per forza somigliare all’autore. Temo sia normale.
Tu sei avvocato, cosa ti ha spinto a scrivere un libro così attuale ma leggero?
Un pensiero ricorrente mentre ero in ufficio. Negli incontri con i clienti, un divorzista sente la parola “facebook” entro i cinque minuti di ogni primo appuntamento. Non c’è un solo fascicolo, in tribunale, in cui non compaiano ormai come argomenti “whatsapp”, “chat” e social. Non avevo l’intenzione precisa di scrivere un romanzo “relazioni e social network”, quella era già un’ambizione un po’ vecchia quando ho cominciato. Mi interessava più dare l’idea di quanto a fondo hanno scavato nelle nostre vite quei giocattoli online, non “cosa hanno cambiato” ma “dove sono arrivati”.
Nel libro ( L’amore è eterno finchè non risponde) c’è una specie di decalogo e tra i punti mi piacciono il numero 1 dove dici…….Stiamo insieme io sono felice poi lui si stanca di essere felice con me Il numero 3 dove dici……..In amore non serve l’intelligenza. Cosa serve allora secondo te come donna e come avvocato?
Fortuna. Serve fortuna. L’amore può vincere su tutto, ma in un campionato con circostanze favorevoli.
Qual è l’errore che tutti in qualche modo facciamo?
Non ci sono errori. E nemmeno cose giuste da fare. Una cosa, sì, però: hai notato che con quelli che non ti piacciono mentre parli sei impeccabile e con quelli che ti piacciono ti senti banale e stupida anche se ti avevano chiesto “Che ore sono”?
Hai mai pensato di scrivere la versione maschile di questo lavoro?
Scherzi? Non ci provare neanche! Non posso fare tutto da sola, ai maschi tocca la loro parte.
Tu sei nata a MORBEGNO e per me è quasi impossibile non associarlo alla buona cucina, e visto che nel blog mi occupo di cucina ora ti tocca. Come tradizione devi lasciarci una tua citazione e una ricetta.
Visto che me lo chiedi, due: Pizzoccheri della Valtellina e Pastiera napoletana (quella col Neroli)