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Giallo Festival

Bologna 16 e 17 marzo 2024

Quinta edizione di Giallo Festival chiusa, con un brindisi, domenica 17 marzo u.s. Sul treno che mi riporta a casa guardo le foto che ho scattato, poche, che non possono contenere le emozioni provate.

Faccio parte dello staff dalla prima edizione, come spesso accade, un amico fa il mio nome a Katia Brentani e Massimo Casarini, e, senza conoscermi, vengo invitata. Non dimenticherò mai il luogo dove si è tenuta la prima edizione, il Sympò, una vecchia chiesa sconsacrata. Non dimentico l’incontro con persone con le quali ho scoperto affinità, si lavora, ci si stanca, ma la soddisfazione è tanta.

Quest’anno la sede è la casa di quartiere Montanari, raggiungerla mi dà la possibilità di vedere un quartiere che non conoscevo. Mi piace il posto perché sono stati riconvertiti spazi industriali in spazi di servizi e luoghi di cultura. I volontari del Centro sociale sono un esempio di quanto importante sia l’associazionismo.

L’inaugurazione del festival da parte di Federica Mazzoni, presidente del Quartiere Navile mostra il lato umano delle istituzioni ed è rassicurante di questi tempi. Una donna impegnata ma con il cuore dalla parte giusta, interessata che la Casa di Quartiere sia viva e aumenti l’offerta culturale, già molto ricca. Inizia a parlare di Gian Mario Anselmi che tiene una lezione sul tema “Uomini che odiano le donne” Discriminazione, violenza di genere, temi quanto mai attuali. Ma voglio condividere una sua riflessione su Dante, ci dice il professor Anselmi che a ben interpretare la Divina Commedia è il primo horror scritto e già questo basterebbe per seguirlo.

A mezzogiorno assieme all’editore Massimo Casarini ho il piacere e il compito di presentare alcune novità della casa editrice, gli autori presenti sono solo tre, purtroppo Luca Martinelli per un male di stagione ha dato forfait. Parliamo, in “Sala delle colonne” con Carmine Caputo, Luigi Guicciardi e Paolo Martini. Gli eventi incalzano e mentre noi ci spostiamo arrivano i prossimi ospiti. Il tempo di salutare un po’ di amici, andare in albergo e ritornare ed è ora della prossima presentazione.

Alle 14.00, con Giusy Giulianini e Stefano Zanerini, ho il piacere di condividere il palco della “Sala Teatro” gli ospiti sono: il Maestro Loriano Macchiavelli, Alice Bassoli, Carmine Caputo, Lorena Lusetti. Si parla di Appennino in Giallo perché le storie che raccontano autrici e autori vanno in scena nell’Appennino che diventa un vero e proprio protagonista nei loro scritti. Loriano Macchiavelli ci incanta, c’è tempo anche per una sua breve lettura.

Mi aspetta poi un altro palco di nuovo in Sala delle colonne, che ci sono veramente, e sono quelle dove venivano legati cavalli che trainavano i primi tram della città. Sono molto felice di questa presentazione, offriamo una vista grandiosa: siamo tutte donne! Il titolo del nostro incontro è: “La paura è donna” e sono presenti assieme a Giusy Giulianini e me: Linda Tugnoli, Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti, Cinzia Bomoll, Marzia Musneci e Paola Varalli. Raccontiamo, poco, dei loro libri e parliamo invece della figura del detective da giallo classico con Linda Tugnoli. Della violenza di genere con Elisabetta Flumeri e Gabriella Gicometti che vengono sapientemente incalzate da Giusy Giulianini, con Cinzia Bomoll di una protagonista donna che si trova a combattere oltreché con i criminali con il sessismo, la misoginia imperante sia sul posto di lavoro, sia in casa, con Marzia Musneci di periferie degradate, alta finanza e microcriminalità. Infine con Paola Varalli di ambientazione.

Ognuna con le proprie caratteristiche e specificità, con il proprio stile narrativo ci offrono spaccati di vite, ambientazioni particolari, fuori dalle mode, temi sociali interessanti e attuali. Le donne leggono più degli uomini e le donne che scrivono e parlano di ciò che scrivono dimostrano, visto che ce n’è sempre ancora bisogno, la titolarità della loro collocazione. Se non si fosse capito lo dico chiaro: estremamente felice di aver partecipato a questo incontro!

Conclusi i dialoghi affidati a me, mi occupo dell’ospite straniera che è già arrivata: Brigitte Glaser, il nostro turno è previsto per la domenica pomeriggio ma Brigitte si rivela essere molto interessata alle colleghe e colleghi italiani e quindi passiamo da una sala all’altra.

Alle 18.00 a cura di Giusy Giulianini in Sala Teatro un incontro con titolo “La trionfale avanzata del cosy crime” con Cristina Aicardi e Ferdinando Pastori, Alice Basso, Giacomo Faenza, Barbara Perna, non sono in grado di descrivere il clima in sala, le risate sono continue ed è evidente che le autrici e gli autori sono a proprio agio. Purtroppo non avendo il dono dell’ubiquità, non sono in grado di raccontare cosa succedeva in contemporanea nell’altra sala, certo è che la varietà della proposta ha fatto sì che le persone abbiano potuto seguire incontri interessanti e vari.

Alle 21.00 cena e premiazione del concorso Giallo Festival, 170 persone, molte delle quali emozionate perché finaliste ai vari premi previsti. L’emozione è palpabile, ai tavoli rumorosa allegria, tanta emozione.

È tardi quando rientro in albergo, sono stanca ma felice piena di impressioni positive.

Molti degli incontri sono in contemporanea e non mi è possibile assistere a tutto, segnalo, per dovere di cronaca l’incontro “Il Giallo storico”, “L’importanza della memoria” con Daria Bonfietti e Carlo Lucarelli, la visita guidata al museo di Ustica, “La Signora in giallo” dialogo con Federico Frattini, “La cronaca nera in podcast” con Stefano Nazzi e Francesca Zanni.

Domenica 17 si ricomincia alle 10.00, però ho un personalissimo inizio con una scoppiettante colazione in compagnia di Alice Basso, della quale non racconterò niente ma custodirò questa esperienza nel cassetto delle memorie da tirare fuori in caso di malumore.

Vado al centro Montanari prima delle 10.00 perché voglio ascoltare un paio di presentazioni. Inizia

Giusy Giulianini in dialogo con Marilù Oliva iniziano con “La figura femminile al centro della narrazione”. Il giallo a fumetti con Claudio Nizzi

Ascolto con piacere Carmelo Pecora e Alessandra Tuffi che presentano un giallo dal titolo “Acronimi mortali”, sono una coppia nella vita, hanno come presentatori, Gianfranco Nerozzi e Andrea Cotti, è una di quelle presentazioni dove la stima e l’affetto che intercorre fra presentati e presentanti si percepisce. I due presentatori non vogliono raccontare nulla della vicenda, perché, giustamente, con i gialli si dice sempre troppo e incalzano autrice e autore con domande sulla loro collaborazione. Se posso parlare di valore aggiunto alla presentazione stessa, l’amore e il profondo rispetto fra Alessandra e Carmelo traspaiono e sono un balsamo per il cuore.

Saluto con piacere anche Stefano Tura che ha trovato il tempo per venire a fare un salto al Festival.

Tocca di nuovo a me, è la prima volta che intervisto una scrittrice tedesca a mi tocca l’onere e l’onore di fare domande e relative traduzioni nelle due lingue che sono parte di me: tedesco e italiano, e mai, come sul palco, mi rendo conto della fortuna che ho nel potermi esprimere in due lingue. Con Brigitte si è instaurato un feeling immediato è una persona curiosa, ha un’ottima propensione alle lingue e inizia già a dire qualche frase in italiano. Mi racconta di Katharina la sua protagonista seriale, abbiamo tempo di rispondere anche a qualche domanda del pubblico e la presentazione si svolge in un bel clima, l’orario non ci favorisce in termini di pubblico ma la partecipazione c’è.

Accompagno Brigitte Glaser anche al firma copie e una delle prime persone che chiede una dedica, è una signora che ha studiato il tedesco a scuola e lo rispolvera. Brigitte è soddisfatta e una volta finito di firmare ha una bella sorpresa, Mastro Pennello, Peo, la omaggia di una bellissima vignetta, che la inorgoglisce e commuove allo stesso tempo.

Una volta salutata Brigitte Glaser, torno agli incontri e mi rilasso. Giusy Giulianini incontra prima Bruno Morchio, vincitore del Premio Scerbanenco 2023, c’è modo di parlare del suo personaggio seriale, Bacci Pagano, ma anche del suo personaggio nuovo, Mariolino Migliaccio. Operano entrambi a Genova ma sono di età, cultura e vita diverse. È sempre interessante ascoltare Bruno Morchio perché la componente sociale, nei suoi gialli è sempre ben presente.

In Sala Teatro gli incontri si concludono con Roberto Carboni e Eric Fouassier sul palco e Giusy Giulianini che li incalza. Carboni ci delizia con una lezione comparativa fra gotico e gotico padano.

Per quanto riguarda Fouassier, ci racconta alcune cose sul suo personaggio Valentin Verne e sui libri usciti in Italia, ma, con grande piacere veniamo a sapere che il terzo della serie uscirà in autunno. Il tempo letteralmente vola e l’incontro volge al termine, sancendo la chiusura del festival.

Per completezza segnalo che In “Sala delle colonne” a partire dalle 10.00 si sono susseguiti incontri altrettanto interessanti declinati p.es. su approfondimenti di casi di cronaca : il caso Montanari, il caso Bergamini, i delitti bolognesi: Murri e Nigrisoli. Simone Metalli introduce una lezione di Stefano Scioli intitolata “Il poliziesco, tra storia, cronaca e fiction. Alle 14.30 si parla di Delitti ad arte con Valeria Corciolani, Chiara Montani e Letizia Triches, coordinate da Giusy Giulianini, da voci di corridoio so di essermi persa una gran bella chiacchierata di arte, ma alla stessa ora ero impegnata nell’altra sala. Completa il programma Giallo truffa alle 16.00 con Fausto Gimondi in dialogo con Simone Metalli.

Alle 17.00 Yellow pitch dà la possibilità ad aspiranti autori ed autrici di farsi ascoltare per proporre la propria idea, 5 minuti per convincere un editore a pubblicare il tuo romanzo, recita lo slogan.

Poco dopo le 18.00 l’aperitivo di commiato, abbiamo una conferma per il prossimo anno, Giallo Festival 2025 si farà nuovamente a Casa Montanari il 15 e 16 marzo 2025 e io ho già dato la mia disponibilità.

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